Descrizione
“Uno storico dell’arte è una persona che prova a far parlare i quadri nella lingua delle parole. E non c’è nessuno che sappia farlo come Tomaso Montanari, uno dei più importanti critici culturali italiani secondo il ?New York Times?. Nessuno meglio di lui sa raccontarci il fondamentale ruolo civile che, oggi più che mai, la bellezza è chiamata a ricoprire. Nelle sue parole, rigorose e coinvolgenti, la storia dell’arte non assomiglia al manuale dei grandi nomi che dobbiamo venerare ?perché sì?, ma è l’impasto delle nostre vite quotidiane. In queste pagine Giuseppe regge Gesù appena nato, in uno schizzo del Guercino, non come fosse un santo ma con l’imbarazzo e la paura di un qualunque goffo neopapà. Paolo III ritratto da Tiziano perde la sua imponenza, rivelandoci tutto l’orrore che da sempre si accompagna al potere. E in uno sguardo colto da Botticelli ritroviamo l’infinita malinconia che si portano dietro i migranti, costretti a fuggire e privati ovunque della libertà. Dalle mura degli etruschi ai writer contemporanei, passando per Michelangelo, Raffaello, Velazquez e Goya; quadri, sculture e graffiti raccontati come un susseguirsi delle forme della passione e della compassione umana, attraverso cui possiamo imparare a guardare il presente con occhi nuovi.”
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